giovedì 17 ottobre 2013

L'uso degli accordi all'interno di un rockabilly solo

In molti mi avete chiesto, tramite il mio blog, dondiego75.blogspot.it, come faccio a miscelare gli accordi all'interno di un solo rockabilly....ecco, prendendo spunto dalle vostre domande, ho cercato di estrapolare una serie di "dritte" su questo argomento! Spero vi piaccia!!!
Buono studio!!!

venerdì 11 ottobre 2013

Cucinare una buona Telecaster-Step 2: il Manico


Qualche tempo fa scrissi un articolo dove raccoglievo le mie considerazioni sulla costruzione (o la scelta) di una buona telecaster; ribadisco il concetto secondo il quale la telecaster, essendo uno strumento semplicissimo e "rozzo", per suonare bene, deve essere costruito alla perfezione e con elementi di alta qualità! Dopo aver parlato del corpo (body) e quindi dei legni e delle misure (ma anche della verniciatura) passo volentieri al manico. La telecaster che mi ha cambiato letteralmente la vita, facendomi gridare al miracolo, è una replica di uno strumento del '55 costruito da Claudio Dini (master di Vintage-Corner, ditta specializzate in repliche di strumenti marchiati Fender): un corpo in frassino, dei pick up dozzinali (dei "banalissimi" Texas Special) e un manico GIGANTESCO! Così grosso come il suono che ne veniva fuori! Un manico che, a prima vista, sembra una mazza da baseball, sempre dritto (e ci rimane anche cambiando spessore di corde in continuazione…potrebbe anche non avere il truss rod); però, dopo appena qualche minuto di confidenza, comodissimo e piacevole (anche, forse, grazie al profilo a "V" sulle prime posizioni, che lo rende più comodo mentre si esegue un accordo pieno in prima posizione). Parlando, successivamente, con Giovanni Ingallinera (il liutaio che costruisce gli strumenti che abitualmente uso dal vivo) mi ha confermato l'importanza del manico nella costruzione di uno strumento, il suo spessore, insomma, dona letteralmente corpo e sustain alla chitarra. Ed, effettivamente, ho provato a montare un manico molto più sottile sullo stesso strumento (un manico di ispirazioni anni '60) e il risultato è stato sconvolgente: lo strumento, che prima gridava e mordeva, di colpo, è diventato più "educato" e morbido (non brutto….ma diverso….come se la sua propensione fosse passata dal rock and roll al r&b e funk). Da quel momento sui miei strumenti ho voluto manici enormi e col profilo a V; così facendo twang e sustain diventano le caratteristiche principali delle mie asce, forse pregiudicano un poco la velocità di esecuzione, ma non sono mai stato un velocista….quindi mi interessa poco….come d'altronde interessa poco a chi suona una tele col suono pulito! Guardando i "famosi" telecasteristi (Danny Gatton e Bill Kirchen su tutti, per il mio gusto) trovo sempre manici enormi sotto le loro mani, ed effettivamente i loro suoni e il loro approccio è fortemente caratterizzato dalla grinta che questo tipo di manico dona alla chitarra. Passando ai legni posso dire che acero per manico e tastiera sono un must, ok, ma anche una bella fetta (SPESSA!!!!) di palissandro non è per niente male (chi dice che suona scuro probabilmente si fa solo condizionare dal colore del legno); importantissimo avere dei buoni tasti, ben lucidati sopratutto, e di uno spessore medio (i jumbo rendono lo strumento un poco asettico….secondo me…). 
Un piccolo trucco che ho imparato da un video didattico di Danny Gatton di qualche anno fa, è l'esatto montaggio delle corde sulle meccaniche "vintage style": Danny (e se lo dice lui c'è da credergli!) dice che aumentare il sustain e la tenuta dell'accordatura bisogna far fare cinque-sei giri di corda attorno all'alberino della meccanica (il numero dipende dallo spessore della corda) e cercare di mantenere l'angolo di incidenza tra il capotasto e l'ingresso alla meccanica il maggiore possibile; effettivamente, da quando monto le corde prestando attenzione a questo particolare, la mia tele resta accordata intere settimane!!! Se Danny Gatton viene da tutti definito il "TELEMASTER" un motivo ci sarà……nel video sotto, se la spiegazione vi è sembrata "ostica", mr Gatton spiega esattamente come montare le corde al minuto 2,00

Il radius!!! Argomento ostico per me, che non mi riesco a districare tra tutte le diciture che si trovano sui manuali! So solo che, per ottenere un'action bassa (adoro suonare senza sforzarmi!) il radius delle mie telecaster è leggermente meno tondeggiante del classico Fender, tendendo a quello delle Gretsch (strumenti che ho suonato per anni e ancora adoro!). 
Per tutto il resto vi auguro buona ricerca sullo strumento che preferite!!! Prossimo step….pick up!!!! E lì ci sarà da perdersi all'interno di un mondo infinito……
Keep on Twang!